Ancora una volta vorrei sottolineare che ogni caso ed ogni piano di cura è diverso, quindi chiedi al tuo medico per tutti i dettagli. Nel mio caso, la chemioterapia è stata l’inizio del percorso.
Dopo un primo normale shock iniziale, ero impaziente di iniziare le cure per liberarmi il più velocemente possibile del mio “piccolo amico”.
Sfortunatamente avevo già vissuto affrontare questa malattia in famiglia e sapevo già cosa aspettarmi.
Non ero spaventata di avere a che fare con la nausea e gli altri tipici effetti della terapia.
Quello che mi preoccupava di più era di non essere autonoma nelle attività quotidiane e di dover dipendere dalla presenza di qualcun’altro.
Come per la maggior parte delle cose, la parte più difficile è stata all’inizio.
Tutto è nuovo, bisogna costruire nuove routine e imparare a riconoscere e capire tutta una nuova serie di sensazioni e reazioni del proprio corpo.
Il mio programma di Chemioterapia era suddiviso in due parti, con due diverse combinazioni di medicinali e diverse tempistiche di somministrazione.
Ho iniziato con la prima parte il 18/07/2019 con Epirubicin and Cyclophosphamide una seduta ogni 2 settimane per un totale di 4 somministrazioni. Questa è stata per me, la parte peggiore.
Successivamente ho fatto 12 sedute settimanali con Paclitaxel che, rispetto ai primi due medicinali è stato molto molto più semplice da sopportare e gestire.
Scriverò separatamente e più approfonditamente delle 2 parti di Chemio, in più anche qualche consiglio e una lista di oggetti indispensabili durante la terapia: