Uno dei più noti effetti collaterali della chemioterapia è la perdita dei capelli.
La probabilità che questo effetto si verifichi varia in base ai farmaci utilizzati, tipo di terapia e cicli; tuttavia, nella maggior parte dei casi, è molto probabile che accada.
Al momento della diagnosi i miei capelli erano molto lunghi, ben oltre le scapole.
Durante gli ultimi giorni di visite e nel definire i dettagli finali sulle terapie da intraprendere, ho deciso di provare vari colori e di fare un taglio corto con rasatura laterale.
Con il nuovo taglio ho continuato a sperimentare nuovi colori fino alla prima terapia, e ho preso contatti con un negozio di parrucche di Amburgo consigliatomi dall’infermiera del mio reparto di oncologia.
Il negozio di parrucche è stato un buon supporto, sia pratico che emotivo.
Durante il primo incontro mi hanno spiegato le differenze tra le varie tipologie di parrucche e mi hanno fatto provare diversi tagli e colori.
È importante andare quando ancora si hanno i propri capelli perché, volendo, è possibile far realizzare una parrucca personalizzata per imitare il proprio look attuale: nel caso in cui il “non notare la differenza” nella transizione capelli/parrucca fosse stata una priorità, devo ammettere di aver visto alcuni casi con risultati sono davvero eccezionali!
Tuttavia, non era mio interesse replicare il mio taglio/colore del momento, avendo cambiato un’infinità di volte colore e taglio, e la cosa non mi spaventava affatto, tuttaltro! Ero entusiasta all’idea di poter scegliere tra un’infinità di opzioni!
Ho identificato quasi subito il mio taglio ideale, ma essendo indecisa sul colore, lo staff del negozio è stato così disponibile da ordinare per me il modello nei diversi colori disponibili, provandoli e trovando così quello giusto!
Ho scelto un rosso fuoco, consigliata dal mio “team di supporto”, poiché a detta loro, con la parrucca rossa il mio sguardo si è “illuminato”.
I capelli sono iniziati a cadere circa 12 giorni dopo la prima terapia.
Il tredicesimo giorno ho notato, appena sveglia, una quantità importante di capelli sul cuscino, e passando una mano tra i capelli, una ciocca si è staccata di netto.
Mi sono seduta sul pavimento del bagno, ho pianto disperatamente per un po’, dopodichè mi sono detta: “Forza e coraggio! Sapevi che sarebbe successo… FOCUS, lato pratico: domani hai la seconda terapia, non ti puoi permettere di pensare ai capelli, non puoi permetterti di gestire intere ciocche che cadono a terra, capelli ovunque, sia perchè non avrai la forza fisica per pulire il tutto, sia dal lato emotivo… vedersi in una versione Gollum con tre peli lunghi e ‘buchi’ in testa non sarà di aiuto!”.
Ho preso il cellulare e chiamato il negozio di parrucche, mi hanno detto di andare da loro in mattinata per farmi rasare.
Ho quindi svegliato Fra che stava ancora dormendo e gli ho chiesto di accompagnarmi.
Abbiamo documentato il tutto, dopodichè ho deciso di sdrammatizzare con un momento “Stranger Things” facendo il cosplay di Eleven 😉
Nei giorni successivi ho iniziato a portare la parrucca, ed ho iniziato anche a comprarne altre di vari colori su Amazon e su altri siti web, a prezzi ovviamente più contenuti rispetto a quella “ufficiale”.
Quella a cui sono più affezionata è la parrucca rosa, compagna dei giorni più positivi: passeggiate al parco, uscite, concerto dei Bastille ad Amburgo, degli Strokes a Berlino, e in generale nei giorni in cui il mio morale era più alto: probabilmente è per questo motivo che la guardo con affetto.
La rossa, quella “ufficiale”, ho iniziato ad indossarla da subito ed è stata compagna dei momenti più difficili delle terapie, pre e post operatorio, e in generale in ogni occasione ufficiosa di visite e controlli medici vari ed eventuali.
Qualche settimana fa ho provato ad indossare di nuovo sia la rosa che la rossa. La rosa mi ha fatto sorridere, la rossa mi ha scatenato un momento di PTSD poco piacevole.
Tornando al “post Eleven”, nonostante la rasatura, i miei soprannominati “capellini” sono continuati a cadere sempre di più nella doccia di giorno in giorno, e ciò mi ha rincuorato della mia decisione, dato che proprio non avrei potuto gestire l’emotività nel veder cadere i capelli lunghi a poco a poco, o ancora peggio di ciocca in ciocca.
In modalità testa a “luna piena”, dopo aver pensato di avere un’irritazione da parrucca per circa una settimana, mia mamma si è ricordata che in realtà alla nascita avevo un birthmark chiamato “morso della cicogna” che dopo 30 anni di chioma fluente era andato nel dimenticatoio…
Per la serie, puoi riscoprire cose della tua testa che non sapevi o non ricordavi di sapere 😉
Una foto per documentare il tutto ormai di nuovo nascosto da un “ammasso” di capelli…
Durante il secondo ciclo di terapie, quelle settimanali, i capelli sono piano piano tornati a crescere fino a diventare l’attuale massa indomabile con ricrescita a cui presto dovrò trovare una soluzione.
Si, ovviamente con ricrescita perchè i poveri capelli non hanno nemmeno avuto il tempo di tornare, che già stavo pensando a come cambiare il loro colore.
Comunque senza i capelli alla fine non si sta male! Dopo lo shock iniziale me ne sono fatta una ragione, se nei primi giorni portavo sempre la parrucca, successivamente ho scoperto la magia e comodità dei turbanti preformati in cotone. Comodissimi e con un loro perchè stilistico, volendo 😉 Alla fine, durante le terapie è comodo fare la doccia in 5 minuti: senza bisogno di shampoo, balsamo, maschere varie e soprattutto phon!
Riassumendo, a chi dovesse trovarsi all’inizio di questo percorso vorrei consigliare:
1 – Trovare un negozio di parrucche per la “parrucca ufficiale”
Utile come supporto, per provare varie soluzioni e aiuto per quando i capelli inizieranno a cadere
2 – Be wild: Prova tagli e colori assurdi
Perché? Perché si! È un momento difficile e brutto senza bisogno di ulteriori aggravanti. Tanto di lì a poco ci sarà un reset per la capigliatura, quindi perchè non provare cose che in situazioni normali forse nemmeno avremmo preso in considerazione?
3 – Rasare oggi meglio che “Gollum” domani
Appena i capelli iniziano a cadere: rasare il prima possibile!
Da lì in poi la capigliatura non migliorerà, i capelli ricresceranno ma con un po’ di tempo e pazienza. Vederli cadere ad uno ad uno servirà solo a stare peggio.
4 – Parrucche e turbanti vari ed evenutali per ogni occasione
Perché? Stessa motivazione del “Be wild”: perché si!
5 – Turbanti: a way of life
Trovarne di comodi e pratici è di fondamentale importanza. Belle le parrucche eh! …ma solo per “occasioni importanti”, per tutto il resto ci sono i turbanti, o ancora meglio, sfoggiare questo nuovo look “Mastro Lindo” a testa alta!