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L'altro punto di vista

Ciao! Se stai leggendo queste righe, mi stai già rendendo felice. Significa che, in qualche modo, questo piccolo progetto sta funzionando e sta ottenendo la sua piccola parte di attenzione. Quindi, prima di iniziare, vorrei dirti: grazie.

Mi chiamo Francesco. Passo un sacco di tempo davanti ai videogiochi, disegno draghi, sono appassionato di musica e amo Denise (la ragazza che di solito scrive su questo blog).

Io e Denise, beh, stiamo assieme da una vita. Ci siamo incontrati da adolescenti e abbiamo deciso che ci piaceva stare insieme – così tanto che alla fine ci siamo lasciati tutto alle spalle, abbiamo salutato l’Italia e abbiamo iniziato una nuova avventura all’estero. Per motivi legati al lavoro, ci siamo trovati in un Paese di cui non sapevamo (e non sappiamo tuttora) parlare la lingua: la Germania. All’inizio abbiamo faticato un po’, ma poi abbiamo iniziato a capire come funzionano le cose e poco per volta ci siamo trovati un appartamento, un lavoro che ci piace e persino un gatto.

Poi, quando finalmente tutto sembrava andare per il verso giusto, è arrivato il cancro.

Se c’è qualcosa di cui ho davvero paura, è perdere le persone a cui voglio bene. Più della morte stessa, mi spaventa vedere i miei affetti soffrire e andarsene. È qualcosa che porto con me da quando ero piccolo, e rimane ancora lì, in un angolo della mia mente.
E così, all’improvviso, tutte le mie paure si sono materializzate in una pallina dentro il petto della ragazza che amo – e niente che io potessi fare.

Quindi, come puoi capire, mi sono trovato nei panni del copilota di una macchina da corsa lanciata a tutto gas tra le curve di un rally al quale nessuno di noi avrebbe mai voluto partecipare, e nessuna opzione per tirarsi indietro. Arrendersi non avrebbe lasciato superstiti.

Una situazione del genere ti mostra le cose da un’altra prospettiva. Non hai idea di cosa potrebbe accadere, probabilmente non sai nemmeno come gestire la situazionehai la benché minima idea di cosa fare.
Non ho né l’arroganza né la presunzione di dirti cosa fare e come reagire di fronte a tutto questo, ma se ti capita di trovarti in una situazione simile (spero vivamente di no!), forse leggere la mia esperienza può essere di aiuto, almeno in parte.

A qualcuno a cui vuoi bene è stato diagnosticato un cancro: questo è ciò che dovresti fare (secondo la mia esperienza)

Sii un buon copilota: questa non è la tua lotta e questo ti fa sentire impotente. In realtà, c’é molto che puoi fare a riguardo: sei un supporto. Comportati come tale. Dai supporto morale, mantieni un atteggiamento positivo, cerca di capire cosa è necessario fare, un passo alla volta. Sii la spalla su cui piangere. L’intera situazione è un disastro, ma può essere risolta.

Razionalizza: è troppo facile farsi prendere dal panico, specialmente all’inizio. Fai un grande respiro e organizzati. Parla con i medici, aiuta a fissare appuntamenti, aiuta a capire cosa deve essere fatto e quali risultati possono essere raggiunti, in quanto tempo. Cerca sempre di dire (e farti dire) le cose per come stanno, poiché indorare la pillola peggiorerà le cose e non aiuterà nessuno. Stabilisci un obiettivo e cerca di mantenerlo il più possibile.

Adattati ai cambiamenti: le cose cambieranno. Le routine quotidiane saranno diverse, specialmente se vivi insieme alla persona interessata. Se hai intenzione di aiutare e sostenere attivamente, aspettati frequenti visite mediche, terapie settimanali, cambio di ritmo e persino svariati problemi fisici. Preparati a fare il più possibile per rendere sopportabili questi cambiamenti. Parla con il tuo capo se devi adattare i tuoi orari di lavoro, modifica eventuali piani settimanali preesistenti. Questa dovrebbe essere la tua priorità ora.

Armi di distrazione di massa: pensare solo e unicamente alla malattia non va bene e non è sano. Di solito, una persona malata di cancro trascorre la maggior parte del tempo a casa e ha bisogno di tenere la propria mente occupata, per quanto le medicine e gli sforzi fisici lo consentano, ovviamente. Di cose da fare ce ne sono tante: giocare, ascoltare o suonare musica, imparare qualcosa di nuovo o trovare qualche passatempo diverso dal solito. Anche Netflix puó fare miracoli, di tanto in tanto.

Abbi cura di te: non scordarti di preservare anche la tua salute, mentale e fisica. Prima di tutto, non puoi sperare di aiutare qualcun altro se non riesci prima a farlo con te. Secondo, è importante per il tuo benessere. Trovati un hobby, prenditi del tempo tutto per te, perditi in un libro o nel tuo videogioco preferito, vai in palestra. Non smettere di andare a lavoro, a meno che non sia strettamente necessario. Parla apertamente dei tuoi problemi e preoccupazioni: con i tuoi amici, la tua famiglia, il tuo partner. Ricorda che di tanto in tanto anche tu hai bisogno di conforto.

A volte si può piangere: questo vale per tutti. Tira tutte le emozioni e lo stress fuori dal tuo sistema, fai un respiro profondo, e torna a fare ciò che stavi facendo.

In bocca al lupo per il tuo viaggio. Ci vediamo alla linea d’arrivo.